Un accostamento originale quello tra gli spaghetti cacio e pepe di Daniel Canzian e la birra Italian Grape Ale Gold di Ascheri. Sapori che si intrecciano alla perfezione per un’esperienza di gusto
È amore al primo assaggio! Capita ed è capitato a tutti così… dopo aver mangiato una forchettata di spaghetti cacio e pepe. È uno dei classici della cucina italiana, una ricetta talmente apprezzata che, nonostante abbia origini laziali, è ormai preparata in tutta Italia, sia nelle cucine di casa sia nelle cucine dei grandi chef, magari con qualche tocco creativo senza snaturarne il gusto.
Un piatto della tradizione legato alla vita dei pastori, soprattutto nel periodo passato tra un pascolo e l’altro quando, lo stare fuori casa, implicava il sapersi arrangiare anche in fatto di cibo per combattere la fame. Pochi ingredienti nella bisaccia ma, una volta uniti, capaci di dare il massimo: formaggio pecorino, pepe nero e pasta essiccata… alimenti perfetti per durare a lungo e adatti per ‘finire’ in un pentolino su un fuoco improvvisato.
La creatività di Canzian
Gli spaghetti cacio e pepe sono una vera e propria istituzione in fatto di semplicità e sapore, elementi che il noto chef Daniel Canzian – origini di Conegliano ma trapiantato (per la goduria dell’alta cucina) a Milano, con l’omonimo ristorante in Via San Marco angolo Castelfidardo – sa reinterpretare con un tocco tutto personale, come, per esempio, il fatto di servirli freddi. Una proposta perfetta per l’estate.
Il procedimento
Dopo aver cotto la pasta in acqua salata, fatela raffreddare sotto l’acqua corrente. Procedete con il condimento unendo un pizzico di sale sciolto in qualche goccia di limone, salvia fresca tagliata a julienne, pepe nero di Lampong – precedentemente tostato – e olio extravergine. Una volta conditi gli spaghetti disponeteli in un piatto largo e grattugiateci sopra il pecorino.
Abbinamento insolito…
Altrettanto originale è l’abbinamento, in questo caso con la birra Italian Grape Ale Gold di Ascheri, nota cantina piemontese per l’eccellente Barolo (e non solo) che, da qualche tempo, con il supporto di un birrificio, la produce una sola volta all’anno con mosto fresco di Nebbiolo, disponibile anche nella versione Rosé. La Gold ha un colore giallo dorato e schiuma persistente, si alternano profumi di agrumi, di frutta a polpa bianca e miele. Ottima al palato, corposa e piena.
Per info: www.danielcanzian.com – www.ascherivini.it