Rinaldi 1957 presenta Santa Ana Pomelo Gin in occasione di ‘Milano incontra Manila’: un evento tra aromi tropicali e nuove frontiere del bere miscelato consapevole per una mixology in piena trasformazione e verso il trend low alcol
Il mondo della mixology è in piena evoluzione, guidato da un cambiamento sempre più marcato nelle abitudini di consumo: i cocktail a bassa gradazione alcolica, capaci di offrire esperienze gustative complesse ma leggere, stanno conquistando un pubblico sempre più vasto. Un trend al centro dell’evento “Milano incontra Manila con Santa Ana Pomelo”, organizzato da Rinaldi 1957 presso l’Hotel Indigo di Milano per presentare in anteprima nazionale Santa Ana Pomelo Gin.
Gin ispirato a Manila
Già noto per il suo gin floreale ispirato alle atmosfere coloniali e tropicali di Manila, Santa Ana Gin amplia ora la propria proposta con una nuova etichetta: Santa Ana Pomelo Gin, un distillato dal profilo aromatico fresco e agrumato, pensato per interpretare in chiave moderna e low alcol la mixology contemporanea.7
Un dibattito sul futuro della mixology, dati di mercato e nuove tendenze di consumo
Cuore dell’evento è stata la tavola rotonda “Shake the Trend: Mixology e Low Alcol, Visioni a Confronto”, che ha visto la partecipazione di esperti del settore e professionisti della bar industry. Tra gli ospiti: Paolo Antonini (Account Director, Circana), Paolo Porcelli (AFH Principal Consultant, TradeLab), Corey Squarzoni (bartender), Paolo Vercellis (Brand Ambassador, Rinaldi 1957) e Valentina Ursic (Direttore Marketing, Rinaldi 1957). A moderare l’incontro è stato il giornalista Matteo Cioffi.
Il piacere del drink ma con moderazione
Dalla discussione è emersa una visione chiara: la richiesta di esperienze sensoriali raffinate, ma più leggere, sta ridefinendo il concetto stesso di cocktail. Una sfida che coinvolge bartender, brand e distributori, chiamati a rispondere con creatività e innovazione. Con il lancio di Santa Ana Pomelo Gin, Rinaldi 1957 si conferma non solo un punto di riferimento nella selezione di spirits premium, ma anche un interprete attento delle nuove esigenze del mercato, pronto ad accompagnare l’evoluzione della cultura del bere.
Il gin traina la crescita del comparto spirits
“Il gin si è confermato, anche nel 2024, tra i maggiori contributori della crescita del comparto spirits sia nei consumi in casa sia in quelli fuori casa (+6,4% contro lo 0,7% dell’intero comparto). Anche se è ancora presto per dare una panoramica dell’andamento del 2025, i volumi registrati da Circana ci raccontano di un settore spirits in difficoltà (-2% circa), ma, parallelamente, il consumo di gin continua a crescere e a contribuire positivamente (+5% circa)”. Ha dichiarato Paolo Antonini, Account Director di Circana.
Cambiano i gusti
Come sottolinea Paolo Porcelli, AFH Principal Consultant di TradeLab: “Il mondo della mixology è in continua evoluzione e, pur essendo il 65% delle consumazioni concentrato su cinque cocktail, si nota che le scelte dei consumatori si stanno spostando verso proposte a più basso contenuto alcolico. Il 70% dei cocktail consumati nel 2024 sono long drink, e una consumazione su cinque ha il gin come ingrediente”.
Doppio approccio ai drink low alcol
Corey Squarzoni, bar manager di Ugo Cocktail Bar, lo conferma con la sua esperienza diretta. “Abbiamo osservato un cambiamento nelle abitudini di consumo all’interno del nostro locale, con un interesse crescente verso i drink low alcol. È una tendenza che si inserisce in un contesto più ampio, dove sempre più persone scelgono uno stile di vita più equilibrato e consapevole, senza per questo rinunciare al piacere del buon bere. Esistono oggi due tipi di clienti: quelli che hanno già familiarità con il tema e chiedono direttamente cocktail a bassa gradazione e quelli che si avvicinano con maggiore cautela, magari perché non conoscono ancora bene le possibilità offerte dal mondo low alcol o temono che si tratti di un’esperienza meno appagante”.
Santa Ana Pomelo Gin: un distillato elegante e innovativo
Santa Ana Pomelo Gin è una raffinata espressione della nuova mixology sensoriale. Un distillato che celebra la freschezza degli agrumi tropicali e mediterranei attraverso una ricetta costruita attorno a 16 botaniche pregiate. Protagonista assoluto è il pomelo filippino, noto per la sua polpa rosa e il gusto dolce e delicato, esaltato da note agrumate più pungenti come il calamansi (lime delle Filippine) e l’arancia dalandan. La combinazione di zenzero e pepe aggiunge un tocco speziato e avvolgente, mentre le classiche botaniche del gin conferiscono profondità e complessità. Il gin viene prodotto nella regione della Charente, in Francia, dove le botaniche sono distillate sottovuoto con una tecnica ispirata alla profumeria.
La visione di Rinaldi 1957 per una nuova era del bere consapevole
“Non vediamo il futuro come una rinuncia, ma come una ricerca di equilibrio tra piacere e salute. Questo significa ripensare i cocktail in chiave moderna, partendo da distillati premium e valorizzando ingredienti naturali, locali e privi di zuccheri o coloranti artificiali. Il risultato? Proposte creative e raffinate, perfette per una clientela sempre più attenta e consapevole”. Ha concluso Valentina Ursic, Direttrice Marketing dell’azienda.
Per info: www.rinaldi1957.it