Nel 2025 ricorre il ventesimo anniversario del Carapace, la prima cantina-scultura al mondo progettata da Arnaldo Pomodoro per le Tenute Lunelli. Un connubio unico tra arte, vino e paesaggio che si è affermato come icona dell’enoturismo e della cultura italiana, celebrato oggi per la sua bellezza, sostenibilità e capacità di valorizzare il territorio umbro
Nel cuore dell’Umbria (Tenuta Calstebuono), tra le colline di Montefalco e Bevagna, il Carapace delle Tenute Lunelli celebra nel 2025 vent’anni dalla nascita del suo concept. Frutto della visione dell’artista Arnaldo Pomodoro, questa straordinaria cantina-scultura è un unicum a livello mondiale. Un’opera d’arte vivente dove si produce vino e si accoglie il pubblico in un’esperienza multisensoriale. Nato da un’idea maturata nel 2005 e inaugurato nel 2012, il Carapace unisce architettura, scultura e vino in un’unica struttura che si fonde con il paesaggio umbro. La sua forma richiama il guscio di una tartaruga, simbolo di longevità, che dialoga con le caratteristiche del Montefalco Sagrantino, celebre per la sua straordinaria capacità di invecchiamento.

Una visione pionieristica tra arte e territorio
L’origine del progetto risale al 2001, quando la famiglia Lunelli, affascinata dal Sagrantino, acquisisce alcuni storici vigneti. Due anni dopo produce la sua prima annata e decide di affidare la realizzazione della cantina all’amico e artista Arnaldo Pomodoro. Il Maestro, colpito dalla potenza arcaica del paesaggio, concepisce un’opera che nasce dalla terra: “Un luogo dove il vino nasce dentro la scultura”, come lo ha definito lui stesso. Il risultato è una struttura iconica, una cupola di rame solcata da crepe che evocano i terreni umbri, sormontata da un elemento scultoreo rosso, un dardo che si conficca nel paesaggio, dando dinamismo e forza alla composizione.
Un simbolo dell’enoturismo e del Made in Italy
Fin dalla sua inaugurazione, il Carapace ha raccolto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio UNESCO La Fabbrica nel Paesaggio e la partecipazione alla Biennale di Venezia. Nel 2024 ha conquistato un nuovo traguardo: è stato inserito tra le 50 migliori cantine al mondo da World’s Best Vineyards, con il titolo di Highest New Entry, posizionandosi al 25° posto. Questo traguardo conferma il Carapace come destinazione d’eccellenza per l’enoturismo culturale, amata da appassionati d’arte, vino e architettura contemporanea.

Un legame culturale che dura da decenni
Il sodalizio tra la famiglia Lunelli e Arnaldo Pomodoro affonda le radici nel 1984, quando Gino Lunelli incontrò per la prima volta il Maestro. Da allora, sono nate collaborazioni significative, come il disco celebrativo per i 90 anni di Ferrari Trento e la spirale Centenarium all’ingresso delle cantine trentine. Questo legame continua oggi anche attraverso il sostegno alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, di cui Matteo Lunelli è membro del Consiglio di Amministrazione.

I vini del Carapace: eleganza e identità territoriale
Cuore pulsante del Carapace sono i suoi vini, che esprimono l’identità dell’Umbria e lo stile enologico Lunelli, fondato su eleganza e autenticità. Il Montefalco Sagrantino Carapace, il Montefalco Rosso Lampante e lo Ziggurat si sono affermati tra i più premiati dalle guide italiane e internazionali. Dal 2015, si è aggiunto anche il prestigioso Carapace Lunga Attesa, simbolo di un’evoluzione enologica in grado di coniugare profondità, struttura e raffinatezza.
Un anniversario all’insegna di bellezza, eccellenza e sostenibilità
Il ventesimo anniversario del Carapace è l’occasione per ribadire i valori su cui si fonda l’intero progetto, quali eccellenza produttiva, cultura artistica e sostenibilità. Le Tenute Lunelli celebrano così non solo un’opera d’arte, ma anche una visione lungimirante che ha trasformato una cantina in una meta iconica per il turismo esperienziale, nel segno del Bello e Buono che caratterizza il meglio del Made in Italy.
Per info: www.tenutelunelli.it