Dal Rinascimento a Giovanni Agostino da Lodi fino alle sperimentazioni digitali di Quayola e Debora Hirsch, passando per le retrospettive dedicate a Bice Lazzari, Giovanni Gastel, Mimmo Paladino e William Kentridge. La Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense saranno il cuore pulsante della cultura che intreccia arte, letteratura e memoria
La nuova stagione espositiva della Grande Brera si apre con l’obiettivo di trasformarsi in un vero e proprio laboratorio culturale. Il progetto, che si sviluppa da settembre 2025 fino all’estate del 2026, intreccia le tre anime che compongono l’istituzione milanese – Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e Biblioteca Nazionale Braidense – in un unico programma di mostre e iniziative che spaziano dall’arte antica al contemporaneo, dal digitale alla bibliografia. «Si sta per inaugurare una nuova stagione espositiva in cui la Grande Brera si presenta come un hub culturale, con proposte di straordinario valore e qualità». Ha dichiarato Angelo Crespi, Direttore Generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense. Un calendario, dunque, che punta a soddisfare pubblici diversi, creando un dialogo costante tra linguaggi, epoche e discipline.

Pinacoteca di Brera: la riscoperta di Giovanni Agostino da Lodi
La protagonista assoluta della Pinacoteca sarà la grande mostra monografica dedicata a Giovanni Agostino da Lodi, attiva dal 14 maggio al 30 agosto 2026. Si tratta della prima esposizione mai realizzata sul pittore lombardo, una figura rimasta a lungo in ombra nonostante l’originalità del suo percorso, segnato da influenze che spaziano da Leonardo e Bramantino a Bellini, Giorgione e persino Albrecht Dürer. Curata da Maria Cristina Passoni e Cristina Quattrini, con un comitato scientifico composto da studiosi come Francesco Frangi, Mauro Natale e Marco Tanzi, la mostra ricostruisce il profilo dell’artista attraverso opere provenienti da importanti musei italiani e internazionali. Un percorso che non solo restituisce spessore a una personalità ancora misteriosa per la scarsità di dati biografici, ma permette anche di rileggere i rapporti tra Milano e Venezia nei decenni a cavallo del 1500.

Palazzo Citterio: dal Novecento ai linguaggi digitali
Il calendario di Palazzo Citterio si apre con una retrospettiva dedicata a Bice Lazzari (16 ottobre 2025 – 7 gennaio 2026). Curata da Renato Miracco, in collaborazione con l’Archivio Bice Lazzari e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, l’esposizione riunisce oltre 110 opere che raccontano l’intera parabola creativa dell’artista, dai lavori applicati degli anni Trenta fino al rigore minimalista degli ultimi decenni. Dal 30 ottobre 2025, la Sala Stirling ospita Nobu at Elba Redux di Giovanni Frangi, monumentale installazione composta da tele e sculture che ricreano un’esperienza immersiva ispirata alla natura. A seguire, nel 2026, spazio a un ciclo di mostre dedicate a grandi nomi dell’arte internazionale: una retrospettiva su Giovanni Gastel (30 gennaio – 26 luglio), un omaggio a William Kentridge nell’ambito del progetto Metafisica & Metafisiche, e il ritorno di Mimmo Paladino con i celebri Dormienti (maggio – luglio).

Dal digitale al concetto di sostenibilità
Grande attenzione è riservata anche alla ricerca digitale: il Ledwall di Palazzo Citterio accoglierà Strata #1 di Quayola (18 settembre 2025 – 11 gennaio 2026), una reinterpretazione algoritmica della volta del Gesù a Roma. Attesa anche per Vanishing Trees di Debora Hirsch (gennaio – aprile 2026), con una installazione che riflette sulla perdita di biodiversità. Nel Tempietto, invece, l’artista Alice Zanin presenterà Candy Eaters (novembre 2025 – febbraio 2026), una voliera visionaria di uccelli in cartapesta che diventa metafora di sostenibilità ed economia circolare.
Biblioteca Nazionale Braidense: gioielli, letteratura e memoria
Il palinsesto della Biblioteca Nazionale Braidense intreccia design, letteratura e storia culturale. Si apre con Costume Jewelry. The Collection of Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (10 ottobre – 5 novembre 2025), che presenta una raffinata selezione di bijoux dagli anni Trenta a oggi, accompagnata da un volume edito da TASCHEN. Dal 13 novembre 2025 all’11 gennaio 2026, la sala Maria Teresa ospita Edoarda Masi e la Cina. Pensiero, letteratura e traduzione, a cura di Bettina Mottura, Simona Gallo e Marina Zetti, un omaggio alla sinologa e bibliotecaria della Braidense che, con i suoi studi e traduzioni, ha aperto nuove prospettive sul pensiero cinese in Italia. Il 2026, inoltre, segna due anniversari importanti: i cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini e il centenario della nascita di Yukio Mishima. Dal 29 gennaio al 28 marzo, una mostra a cura di Marco Minuz accosta per la prima volta i due autori, indagandone le affinità intellettuali. Infine, dal 7 aprile al 6 giugno 2026, la Biblioteca celebra i dieci anni dalla scomparsa di Umberto Eco, con un’esposizione in collaborazione con la Fondazione a lui dedicata.

Un percorso unitario
Il nuovo palinsesto conferma la volontà della Grande Brera di porsi come un luogo di dialogo tra arti, linguaggi e discipline, capace di raccontare tanto i maestri del passato quanto le sperimentazioni contemporanee. La Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense diventano così tasselli di un unico mosaico, destinato ad attrarre un pubblico eterogeneo e a consolidare Milano come capitale internazionale della cultura.
Per info: www.pinacotecabrera.org – www.palazzocitterio.org – www.bibliotecabraidense.org