Ospiti della cantina Le Colture per scoprire il territorio di Conegliano e Valdobbiadene

Un viaggio tra i filari di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio UNESCO, alla scoperta dei suoi spumanti DOCG e dell’unicità del territorio, tra sapori esclusivi e panorami mozzafiato. Guida d’eccezione Veronica Ruggeri al comando, assieme ai fratelli, della cantina Le Colture

Lo si può definire, a tutti gli effetti, un luogo magico. Le colline di Conegliano e Valdobbiadene custodiscono un fascino naturale che non ha eguali, non a caso entrate nel 2019 a far parte del Patrimonio UNESCO. La loro bellezza sta nella loro disposizione, nella loro conformazione dettata dal passare dei millenni, nel loro sapersi distribuire con armonia nella parte occidentale della provincia di Treviso. Ma, al di là del loro naturale fascino, la mano dell’uomo ha saputo rendere ancora più eccezionali le curve morbide di queste colline, accarezzandole come corpo sinuoso di donna. Pettinati e ordinati i vigneti fanno da merletti ai contorni collinari: filari e filari si distribuiscono con equilibrio, a volte leggermente ondulati, a volte quasi disposti con squadra e compasso, così da essere un esempio incredibile di quella che si definisce viticoltura eroica. È il regno della Glera, l’uva che si trasforma in una eccellenza enologica, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Colline e vigneti, Le Colture.

Nel cuore delle colline per un turismo esperienziale

I comuni che fanno parte del territorio custodiscono vere e proprie peculiarità da vedere e da scoprire… non solo nel bicchiere. A Conegliano c’è la sede della Scuola Enologica, la più antica d’Italia, fondata nel 1876. Inoltre, per chi ama l’arte, all’interno del Duomo della cittadina, si può vedere un’opera pittorica di rara bellezza, la Madonna in trono col Bambino tra angeli e santi, realizzata verso la fine del 1400 da Giovanni Battista Cima, uno tra i maggiori esponenti della Scuola Veneta del XV secolo, soprannominato proprio Cima da Conegliano. Valdobbiadene è rinomata per essere la zona ‘più prestigiosa’, ossia quella del Cartizze, il ‘Grand Cru’ del territorio. Allo stesso modo Farra di Soligo ha il ‘primato’ per i suoi vigneti ripidi, chiamati Rive. Tra i 15 comuni della DOCG Conegliano Valdobbiadene anche San Pietro di Feletto, nota di certo per i vigneti ma pure per un’antica Pieve decorata con affreschi del XII al XV secolo, tra cui un celebre Cristo della domenica. Un turismo esperienziale che parte dalle visite alle cantine del territorio con degustazione sino a godere di un tour in e-bike per vedere da vicino e in modo sostenibile l’unicità di questo territorio. (www.ebikevaldobbiadene.it)

Madonna in trono col Bambino tra angeli e santi, Cima da Conegliano.

Le Colture: una famiglia e la sua storia nel cuore della DOCG

A Santo Stefano di Valdobbiadene, tra i filari e le uve di Glera in maturazione, la famiglia Ruggeri porta avanti da tempo la lunga tradizione enologica. È Veronica Ruggeri con il fratello Alberto a raccontare la storia. “Quello che vediamo oggi ha inizio nel 1983 quando nostro padre, Cesare Ruggeri, e nostra madre Biancarosa, decidono di trasformare l’eredità agricola in una realtà moderna, capace di produrre vini di qualità senza mai perdere il legame con la terra. Oggi siamo noi, assieme a nostra sorella Silvia, a portare avanti attivamente questo progetto, dandogli un volto attuale e internazionale”. Il cuore dell’azienda sono i suoi 40 ettari di vigneti distribuiti nell’area della DOCG. La vendemmia è fatta a mano, le uve vengono selezionate e la spumantizzazione è il frutto di un equilibrio tra tecnica e tradizione.

Famiglia Ruggeri, Le Colture.

Una sfida vinta

Negli anni Ottanta, a Valdobbiadene, imbottigliare il proprio vino era un gesto controcorrente, soprattutto in un contesto in cui la maggior parte dei produttori si limitava a vendere le uve o il vino sfuso. “Mio padre è stato uno dei primi a credere nella filiera completa”. Racconta Alberto Ruggeri. “All’epoca pochissimi imbottigliavano a Valdobbiadene. Per noi è stata una scelta di identità.” Da allora, gli 8 ettari sono cresciuti costantemente fino ad arrivare agli attuali 40 ettari di vigneti, distribuiti in alcune delle aree più vocate del territorio: dal prestigioso Cartizze a Santo Stefano, dalle colline di Conegliano al Montello. “Le Colture è il nome del luogo dove tutto ha avuto inizio e, ancora oggi, continuiamo a lavorare fianco a fianco con nostro padre e nostra madre”. Tra il 2014 e il 2021, la cantina ha compiuto un ulteriore salto di qualità, acquisendo nuovi appezzamenti sia nella zona del Valdobbiadene DOCG sia nel cuore del Montello, ampliando la varietà dei terroir e rafforzando l’identità dei suoi vini.

Dai vigneti del Cartizze, Le Colture.

Una produzione d’eccellenza

Tra le etichette simbolo de Le Colture c’è il Fagher, un Valdobbiadene DOCG Spumante Brut, bollicine di stile. Un’altra eccellenza è il Valdobbiadene DOCG Spumante Superiore di Cartizze. Da precisare che la sottodenominazione ‘Cartizze’ rappresenta un’ulteriore ‘ricchezza enologica’, visto che si tratta di un’area molto ristretta dalla forma naturale di un anfiteatro, dove le uve Glera concentrano ulteriormente i loro aromi. A seguire il Valdobbiadene DOCG Dry ed Extra Dry Cruner e Pianer, senza dimenticare il Valdobbiadene DOCG Extra Brut Rive di Santo Stefano Gerardo, uno spumante che nasce da vigneti dall’età di circa 40 anni, e il più recente Prosecco DOC Rosé Brut Millesimato. Ottimo anche il Cabernet IGT Prime Gemme, un blend di uve Cabernet Franc (15 %) e uve Cabernet Sauvignon (85%) che giungono dai vigneti della zona collinare del Montello.

Uve Glera, Le Colture.

Dai formaggi di malga ai mirtilli

La varietà di questa perla del Veneto permette di spaziare non solo nel bicchiere ma anche sulla tavola. Per chi desidera fare un’esperienza naturalistica e gustativa, la Malga Mariech è il luogo adatto. Posta a circa 1500 metri d’altitudine nell’area di Valdobbiadene, la Malga offre la possibilità di lanciare lo sguardo su di un panorama eccezionale, visto che nelle giornate più limpide dalla magnificenza delle Dolomiti si può arrivare a vedere la Laguna di Venezia. La cucina è di montagna, con piatti gustosi, abbondanti e dai sapori genuini ed è meta privilegiata per le mandrie che trovano un vero e proprio paradiso di benessere. I risultati, poi, si assaporano direttamente in loco visto che l’Azienda Ponte Vecchio ha una produzione casearia di tutto rispetto, come il formaggio Stravacco, il Major e il Monte Cesen, fiore all’occhiello dell’azienda. Se l’aria di montagna invoglia all’appetito, non si può chiudere un pranzo senza gustare la dolcezza della frutta. Ed è qui che entra in scena l’azienda Oro Nero del Montello, una realtà che pare sospesa nel tempo vista la tranquillità che dona il luogo, in aggiunta ad alcune prelibatezze della terra, in primis i mirtilli. Qui, la coltivazione dei mirtilli (e di altre varietà di frutti) è un privilegio assoluto, grazie proprio ai terreni argillosi e rossi, arricchiti da un’alta percentuale ferrosa e dariserve idriche.

Malga Mariech, Azienda Ponte Vecchio.

Dove mangiare e dove alloggiare

Ristorante Enoteca Salis, Valdobbiadene (TV). Letteralmente sospeso sui vigneti di Valdobbiadene, il Ristorante Enoteca Salis è accogliente e curato, caratterizzato da un design raffinato, discreto e piacevole. La cucina, guidata da Chiara Barisan racchiude preparazioni culinarie sempre attuali e in linea con le esigenze delle stagioni e del territorio.
Ristorante La Panoramica, Nervesa della Battaglia (TV). Una struttura ampia e con uno spazioso giardino, perfetto sia per la stagione invernale sia per quella estiva. La vista si apre sui vigneti e sul territorio circostante tagliato dal fiume Piave. A guidarlo Eddy Furlan (Miglior Sommelier d’Italia nel 1989 e Medaglia di Bronzo ai Campionati Mondiali nel 1989), propone una cucina del territorio con materie prime di alta qualità.

Agriturismo Prime Gemme, Le Colture.

Agriturismo Prime Gemme, Nervesa della Battaglia (TV). Di proprietà della famiglia Ruggeri, l’agriturismo è immerso nel verde della campagna, in pieno relax. La struttura, ricavata da un vecchio casale degli inizi del 1900, offre tutti i confort necessari per una vacanza ristoratrice.
Per info: www.lecolture.comwww.pontevecchio.tv.itwww.oronerodelmontello.itwww.salisristorante.itwww.ristorantelapanoramica.com

 

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