La Repubblica Dominicana è una meta da sogno. Le acque cristalline, le spiagge dorate e il clima tropicale restano un richiamo irresistibile per i viaggiatori italiani. La Repubblica Dominicana, però, guarda oltre il classico immaginario turistico. Durante una due giorni di incontri a Milano e Roma, il ministro del Turismo dominicano David Collado ha illustrato le nuove direttrici di sviluppo del Paese, puntando su esperienze autentiche, investimenti strategici e una relazione sempre più strutturata con il mercato italiano.
I dati parlano chiaro. Nel 2024, 104.737 italiani hanno visitato la Repubblica Dominicana, segnando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Una tendenza positiva confermata anche nel primo quadrimestre del 2025, con 41.292 arrivi (+10% su base annua), che rappresentano l’11% del totale dei turisti europei. Sono stati resi noti anche i dati inerenti al profilo del viaggiatore italiano. La fascia d’età è tra i 21 e i 49 anni, equamente distribuito tra uomini e donne, con il 71% dei viaggi motivati da vacanza. Lombardia, Campania e Lazio guidano le regioni di partenza, favorite da collegamenti diretti con gli aeroporti di La Romana, Las Américas e Punta Cana. Le preferenze ricettive premiano i resort premium (54,9%), con una permanenza media di 15 giorni.
Collado ha annunciato importanti investimenti nel settore alberghiero e nuovi accordi con compagnie aeree italiane ed europee. NEOS ha lanciato un volo diretto da Milano Malpensa a Punta Cana, aprendo la strada alla scoperta di Miches, una località emergente dove sono già operativi resort esclusivi come lo Zemi Miches e il Viva Miches, e dove presto aprirà anche un Four Seasons All Inclusive. Anche Air Europa ha potenziato le rotte verso Santiago, porta d’accesso alla costa nord e alle celebri spiagge di Cabarete e Puerto Plata, mete amate per sport acquatici come kitesurf e windsurf. Nonostante una leggera flessione nei voli diretti tra il 2023 e il 2024 (da 198 a 179), la connettività resta solida grazie all’ampia presenza di voli di linea (96,1%), e si prevede una nuova espansione entro la fine del 2025.
L’anno appena trascorso ha visto l’apertura di strutture alberghiere di alto livello, come il St. Regis Resort a Cap Cana. Ci sono altri grandi progetti in corso a Cabo Rojo/Pedernales – dove è attivo un nuovo porto crocieristico – e a Punta Bergantín, che ospiterà un complesso turistico da oltre 4.000 camere, campi da golf e studi cinematografici.
Nel cuore dei Caraibi, la Repubblica Dominicana si distingue per la straordinaria varietà dei suoi paesaggi naturali. Con una rete di 29 parchi nazionali, 15 riserve naturali e 9 isole protette che coprono oltre 10.000 chilometri quadrati, il Paese è un paradiso per gli amanti della natura e dell’avventura. Cinque catene montuose attraversano il territorio, dalla Cordigliera Centrale – che ospita il Pico Duarte, la vetta più alta dei Caraibi – alla Cordigliera Settentrionale, passando per le sierras di Neyba, Bahoruco e Samaná. È qui che si snodano suggestivi sentieri di trekking immersi in scenari mozzafiato. Tra le mete più visitate spicca il Parco Nazionale dell’Est, un’area protetta di 420 km² che include l’isola di Saona. È un vero santuario per l’osservazione degli uccelli migratori mentre in mare, al largo, è facile imbattersi in delfini e lamantini.
Ma la vera ricchezza della Repubblica Dominicana è la sua biodiversità. Il clima subtropicale favorisce la presenza di oltre 8.000 specie di piante, di cui 1.800 endemiche: tra queste, la palma reale, il pino d’Hispaniola e oltre 300 varietà di orchidee. Anche la fauna è sorprendente: 254 specie di uccelli, tra cui la Cotica, pappagallo simbolo nazionale. Si contano 141 specie di rettili come l’iguana di Ricord e il coccodrillo americano. Inoltre si contano 60 specie di anfibi e mammiferi rari, tra cui l’hutía, l’almiquís e il lamantino. Un momento imperdibile per i visitatori è l’osservazione delle megattere, che ogni anno, da gennaio a marzo, migrano dalle acque fredde del Nord Atlantico per riprodursi nella baia di Samaná.
Tra visite culturali, avventura e sport, è impossibile annoiarsi durante un soggiorno nella Repubblica Dominicana! Con il suo clima mite e soleggiato tutto l’anno e le sue numerose spiagge di sabbia bianca, celebri in tutto il mondo, il Paese offre anche lo scenario perfetto per il relax.
Colori vivaci, profumi intensi e sapori decisi: la Repubblica Dominicana è una terra dove la cucina racconta storie di mescolanze culturali e identità profonde. A incarnare questo patrimonio gastronomico è Santo Domingo, proclamata per due anni consecutivi (2018 e 2019) “Capitale della cultura gastronomica dei Caraibi” dall’Accademia Iberoamericana della Gastronomia. Un riconoscimento prestigioso che premia l’unicità di una cucina che nasce dall’incontro tra tradizioni taíne, creole, africane ed europee. Ogni piatto è il risultato di un dialogo tra culture, ingredienti autoctoni e tecniche importate, rielaborate con creatività e passione.
Il territorio dominicano, grazie a un microclima fertile e generoso, produce una straordinaria varietà di materie prime. Il cacao e il caffè dominicani sono celebri nel mondo per qualità e aroma. Non a caso, il Paese è il primo esportatore globale di cacao certificato biologico, con oltre 40.000 piantagioni, e tra i principali produttori di cacao gourmet. Anche il rum, derivato dalla canna da zucchero, è una colonna portante dell’identità dominicana, spesso presente a fine pasto insieme a un caffè nero intenso e, per i cultori, a un sigaro artigianale. La cucina quotidiana riflette questa ricchezza. I dolci, ad esempio, esaltano la frutta tropicale – in particolare il cocco – e combinano tradizioni contadine e influenze coloniali. La gastronomia è così centrale nella cultura nazionale che attorno a essa sono nati veri e propri itinerari turistici per far scoprire ai visitatori i sapori, le storie e i volti che li rendono unici.
Per info: www.godominicanrepublic.com
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