Vino e territori

Oltrepò Pavese, terra di Pinot Nero. Il Blanc de Noirs italiano compie 160 anni

Il borgo di Golferenzo ospita la quinta edizione di “Oltrepò: Terra di Pinot Nero”, l’evento del Consorzio Classese Oltrepò Pavese che celebra storia, identità e futuro del Metodo Classico DOCG. Due giorni tra degustazioni, incontri e novità che segnano un cambio di passo per la denominazione

L’Oltrepò Pavese torna a raccontarsi attraverso le sue bollicine più iconiche. Il 21 e 22 settembre andrà in scena la quinta edizione di “Oltrepò: Terra di Pinot Nero”, la manifestazione ideata dal Consorzio Classese Oltrepò Pavese con l’obiettivo di unire produttori, stampa, professionisti del settore e – novità assoluta – anche appassionati. Per la prima volta la cornice sarà quella suggestiva di Golferenzo, annoverato tra i “borghi più belli d’Italia”, luogo simbolo di un territorio che ha scelto di puntare sull’eccellenza e sull’identità. Una scelta non casuale: qui, tra vigneti e storia, il Pinot Nero diventa ambasciatore di una denominazione che guarda al futuro con una rinnovata consapevolezza.

Due giornate tra degustazioni e approfondimenti

Il programma prevede una prima giornata aperta al pubblico, domenica 21 settembre: dalle 10.30 alle 18 gli amanti del vino potranno degustare le etichette di 28 cantine locali, incontrare i produttori e scoprire le diverse anime del Pinot Nero, sia nella sua versione Metodo Classico DOCG che come DOC vinificato in rosso. L’ingresso sarà acquistabile online al prezzo di 35 euro (25 euro per soci AIS, FISAR, ONAV e studenti). Lunedì 22 settembre l’evento sarà invece riservato agli operatori del vino e del mondo Ho.Re.Ca., con degustazioni professionali e una sessione tecnica di grande rilievo: un approfondimento guidato sul blanc de noirs, accompagnato dal servizio sommelier FISAR. Un’occasione unica per esplorare la purezza espressiva del Pinot Nero vinificato in bianco, vero protagonista della manifestazione.

Il futuro si chiama “Classese”

Il 2024 segna un passaggio storico per l’Oltrepò Pavese. A febbraio, l’assemblea del Consorzio ha approvato quasi all’unanimità il nuovo disciplinare della DOCG, che introduce il nome Classese e una serie di regole volte a innalzare ulteriormente la qualità. Non si tratta di un semplice restyling: la scelta rappresenta un cambio di visione, con l’ambizione di fare dell’Oltrepò la prima denominazione al mondo dedicata al Metodo Classico da Pinot Nero vinificato in bianco. Una scommessa che affonda le radici nella storia: proprio nel 1865, a Rocca de’ Giorgi, vennero spumantizzate le prime bottiglie con Metodo Classico. Oggi, a distanza di 160 anni, il territorio rinnova il suo impegno nel valorizzare una vocazione unica in Italia e riconosciuta a livello internazionale.

Tradizione e innovazione a Golferenzo

“Oltrepò: Terra di Pinot Nero” non sarà solo un evento di degustazione, ma un laboratorio di identità. La manifestazione vuole ribadire la centralità del Pinot Nero per il futuro della denominazione, coniugando storia, territorio e visione strategica. Golferenzo, con il suo fascino intatto e il suo ruolo di custode della memoria, diventa così il palcoscenico ideale per scrivere un nuovo capitolo delle bollicine italiane. Il brindisi di settembre non celebra soltanto un anniversario, ma inaugura una nuova era per l’Oltrepò Pavese: quella del Classese, un nome che racchiude l’ambizione di competere sui mercati internazionali con la forza della qualità e il carisma di un vitigno che da sempre racconta l’anima più autentica di questo territorio.
Per info: www.consorziovinioltrepo.it

 

Maddalena Baldini

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