Arte

L’Emilia protagonista dell’arte: Koons, Dalì, Balla e il Grande Contemporaneo

L’Emilia, nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, si conferma un polo culturale internazionale grazie a mostre straordinarie di arte contemporanea. Da Jeff Koons a Salvador Dalì, passando per Giacomo Balla, un viaggio tra avanguardie, tradizione e innovazione

L’Emilia si conferma uno dei centri culturali più vivaci e affascinanti d’Italia, capace di attrarre grandi nomi dell’arte contemporanea e di valorizzare la sua identità storica. Le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, grazie alla rete “Cultura e Castelli”, offrono un calendario espositivo ricco di mostre di respiro internazionale. Un’occasione per scoprire non solo l’arte, ma anche le bellezze del territorio, con itinerari integrati che uniscono cultura e tradizione in un’esperienza unica.

La pazza, Giacomo Balla (1905).

Jeff Koons a Fiorenzuola d’Arda. Qui l’Arte Pop incontra la tradizione

Il grande protagonista della stagione autunnale è Jeff Koons, uno degli artisti più celebri e discussi della scena contemporanea. Dal 4 ottobre 2025 al 6 aprile 2026, la città di Fiorenzuola d’Arda (PC) ospita la mostra “Balloons and Wonders” presso Palazzo Bertamini Lucca. L’esposizione, che include le iconiche sculture Balloon, tra cui il famoso “cane palloncino” blu in porcellana, porta il pubblico a riflettere sul legame tra arte popolare e arte colta. La mostra non è solo un tributo alla bellezza estetica, ma anche un invito alla riflessione sul significato dell’arte nella società moderna.

Parma capitale delle Avanguardie, tra Dalì e Balla

Il viaggio nell’arte del Novecento continua a Parma, dove due mostre di grande prestigio richiamano gli appassionati di arte surrealista e futurista. Fino al 1° febbraio 2026, Palazzo Tarasconi ospita una grande retrospettiva dedicata a Salvador Dalì. Circa ottanta opere tra disegni, sculture e litografie conducono i visitatori in un mondo dove il sogno e la realtà si fondono, trascendendo le convenzioni del pensiero logico e razionale. Questa mostra celebra l’eredità del movimento surrealista, che continua a stimolare e affascinare le menti moderne. Un’altra straordinaria proposta per gli amanti dell’arte del Novecento arriva dal 10 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, con la retrospettiva dedicata a Giacomo Balla. Ospitata a Palazzo del Governatore, questa mostra esplora la carriera di uno dei fondatori del Futurismo, attraverso oltre 60 opere provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Tra i capolavori esposti, spiccano opere come “Nello specchio” (1901-1902), che rivelano l’evoluzione artistica di Balla, dall’inizio realistico e divisionista fino alla sua esplorazione del dinamismo futurista.

Inhale, Viviane Sassen.

Arte Contemporanea e Made in Italy

Oltre alle mostre legate agli artisti internazionali, il territorio emiliano si arricchisce di eventi che celebrano anche il Made in Italy. Fino al 14 dicembre 2025, la Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (PR) racconta l’evoluzione della pubblicità della moda italiana dal 1950 al 2000. Un viaggio visivo tra Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, Armani e Versace, che ha contribuito a creare l’immagine dello stile italiano nel mondo. A Reggio Emilia, la Collezione Maramotti ospita fino al 16 novembre la mostra “This Body Made of Stardust” della fotografa olandese Viviane Sassen. L’esposizione esplora temi complessi legati al corpo e all’identità, attraverso un linguaggio visivo che unisce frammenti apparentemente distanti in un’esperienza visiva di grande intensità poetica.

Una strategia di sistema per il turismo culturale

Le mostre di Parma, Piacenza e Reggio Emilia non sono eventi isolati, ma fanno parte di un sistema integrato che punta a rafforzare l’offerta turistica e culturale della regione. Come sottolinea Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia. “La rete Cultura e Castelli ci permette di offrire ai visitatori un’esperienza completa, dove ogni tappa si arricchisce delle altre”. Un obiettivo ambizioso: trasformare le visite brevi in soggiorni prolungati, generando significativi ritorni economici per l’intero territorio. Castelli, borghi storici, teatri e musei si intrecciano con l’arte contemporanea in un percorso che affonda le radici nelle tradizioni locali. Questa strategia si traduce in un impatto economico concreto. Non solo i numeri dei visitatori sono in crescita, ma anche l’indotto generato da hotel, ristoranti e servizi turistici beneficia di un flusso di turisti qualificati, attratti dalle proposte artistiche di livello internazionale. “Visit Emilia ha saputo creare un modello di sviluppo che unisce cultura e turismo in modo sostenibile e innovativo”, conclude Fornasari.
Per info:  www.visitemilia.com

Maddalena Baldini

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